sabato 30 gennaio 2010

Aurelio Caminati espone le sue opere a Pozzo Garritta

A cura del Circolo degli Artisti, in collaborazione con la Provincia di Savona e del Comune di Albissola Marina, col patrocinio della Regione Liguria e della Fondazione “Agostino Maria De Mare”, sabato 30 gennaio alle 17,30, nella piazzetta Pozzo Garitta in Albissola Marina si terrà l’inaugurazione della mostra di Aurelio Caminati con “Pagine storiche de l’Unità”.
Aprirà l’evento artistico/culturale il sindaco Nicolò Vicenzi con il saluto al pubblico presente.
Seguiranno gli interventi di Ugo Sposetti, parlamentare – Tesoriere nazionale DS, Silvio Riolfo Marengo, critico d’arte, e, infine, Aurelio Caminati, autore delle opere. La mostra rimarrà visitabile dal 30 gennaio al 14 febbraio (Festa di San Valentino) dalle 16,30 alle 19 di tutti i giorni, tranne il lunedì.

sabato 23 gennaio 2010

Le opere di Fulvio Rossello nei chiostri di Santa Caterina a Finale Ligure

Le opere di Fulvio Rossello nei chiostri di Santa Caterina a Finale Ligure
Da domenica 24 gennaio 2010 a domenica 21 febbraio 2010 nei tre piani espositivi verranno installate pitture e sculture, performance di vario genere, video e suoni.
Nella piazza S. Caterina verrà esposta il TI.PO.CA.PI, scultura di 8 mt.x 2,
mentre, all'ingresso della mostra, sarà presente il DOMINO, di 56 metri di lunghezza, opera in metallo e ceramica già esposta lungo la Via Aurelia, nel giugno 2008.
INAUGURAZIONE 24 GENNAIO ORE 17.00
FINO AL 21 FEBBRAIO 2010
CATALOGO E MOSTRA A CURA DI MARISA VESCOVO.
Complesso Monumentale di Santa Caterina
Piazza Santa Caterina
Finalborgo

sabato 16 gennaio 2010

Esce dal forno l'ultima opera della ANNA MATOLA


Esce dal forno l'ultima straordinaria opera dell'amica Anna Matola.
A dimensione naturale seduta tra i vasi d'Albissola senza voler trasferire qualcosa di superiore velata di una magica bellezza l'opera della Matola annuncia nel farsi riconoscere l'apparenza di una fraterna compagnia.
Anna Matola, autodidatta, si è formata frequentando gli studi di diversi scultori italiani, quali Salvatore Cipolla, di Sesto Fiorentino e Sandro Lorenzini, di Savona.
Il suo laboratorio si trova ad Albissola Marina, dove risiede, ma sempre piú spesso lavora anche a Berlino, dove ha intrecciato solidi rapporti artistico-culturali.
La naturalezza con cui ANNA MATOLA modella l'argilla le ha conferito una rispettabile fama come ritrattista.
Studiare le radici dell'arte figurativa, i grandi classici della scultura italiana, romana, greca, ha fatto crescere in quest'artista una disinvoltura che, senza mai scadere nella semplice riproduzione plastica, dimostra la sua orgogliosa consapevolezza di essere mediterranea.
La sua ricerca artistica, che è anche ricerca di sé stessa, la spinge a sperimentare più materiali, in sintonia con il suo modo di vivere e di rapportarsi con gli altri e proprio dalle sue sculture, cosi spesso positivamente, costruttivamente provocatorie, emerge il suo spiccato senso dell'ironia...

sabato 2 gennaio 2010

BRUNO LOCCI FERMO IMMAGINE



Oggi è mancato un amico FERMO IMMAGINE.
"Freeze frame, montati riproducendo il ritmo incalzante, sincopato delle immagini che si riaffacciano alla mente nei momenti in cui il ricordo fluisce senza incontrare ostacoli, come durante il pre-sonno, i pochi istanti che precedono l’addormentarsi.
In quella fase il cervello umano emette onde simili a quelle prodotte durante la meditazione e, secondo studi recenti, raggiunge il picco più alto di potenziale creativo, elaborando dati in modo cosciente ma libero da condizionamenti.
È proprio allora che il processo di visualizzazione mentale permette di ripercorrere una sequenza di immagini ricostruendone la memoria retinica e ricombinando i ricordi secondo una logica difficilmente rintracciabile ma non casuale.
È tra questo tipo di produzioni visive mentali che si potrebbero collocare i fermo-immagine di Locci, non immagini catturate direttamente dal mondo reale, ma piuttosto rievocate dalla mente a posteriori, sottratte ad un flusso che procede lungo l’asse del tempo e non dello spazio, isolate, ”fermate” da un movimento che coinvolge la mente e le sue produzioni.
Si susseguono così particolari di volti, giochi di luce su fiori dalle forme esotiche, immagini rubate alla memoria di un altrove misterioso, popolato da figure intente a compiere rituali di cui si è perso, forse, il significato ma, attraverso i colori eccessivi e i contorni incerti, si rivive il pathos “registrato” al momento dell’osservazione.
Il processo, curiosamente, è analogo a quello che isola e ferma sulla pellicola fotografica l’immagine di un paesaggio, colto da un osservatore al finestrino del treno in corsa.
In questo caso, però, il viaggio da compiere non attraversa nessuno spazio."

Addio Bruno