giovedì 11 dicembre 2008

Il RINASCIMENTO DELLE ALBIS(S)OLE


Il periodo di maggior fulgore artistico le Albissole lo hanno vissuto durante gli anni cinquanta.
Le due cittadine che , all’epoca , contavano complessivamente meno di diecimila abitanti , avevano attratto in quel periodo la maggior parte degli artisti italiani e molti stranieri .
La comunita’ dei pittori , scultori , ceramisti “albissolesi” si arricchiva di anno in anno autoalimentandosi fino a costituire probabilmente il maggior nucleo artistico italiano del decennio , unico esempio nazionale.
Molti risiedevano stabilmente nel territorio delle due cittadine , ma l’estate contribuiva ad aumentare temporaneamente il numero di pittori , scultori e mecenati , attratti dal fermento ineguagliabile che nasceva nelle vecchie fornaci.
Quello è stato il periodo d’oro che ha visto la nascita e la consacrazione artistica di
Wilfredo Lam , Giuseppe Capogrossi , Mario Porcu’ , Mario Rossello , Aligi Sassu , Agenore Fabbri , Novella Parigini , Antonio Siri , G.Battista De Salvo , Antonio Sabatelli , Piero Manzoni , Lucio Fontana, Franco Bratta , Ansger Jorn , Eliseo Salino , i fratelli Mazzotti , Lele Luzzati , Roberto Crippa , Gigi Caldanzano , Franco Garelli……e molti altri.
La fama delle Albissole era tale che, dopo la visita in pellegrinaggio a Vallauris , in Provenza , alla corte del grande Pablo Picasso da parte di una nutrita pattuglia di artisti “ albissolesi” , anche il sommo pittore spagnolo autore di “Guernica” contraccambio’ il favore , visitando piu’ volte le due cittadine .
Erano gli anni in cui dalle 6 del pomeriggio fino alla prima serata si ballava presso tutti gli stabilimenti balneari e il giorno di ferragosto veniva distribuito il pesce fritto sulla passeggiata di Albisola Mare , leccornia contenuta in pregiati piatti di terracotta firmati da noti artisti.
Le vernici di mostre d’arte si susseguivano incessantemente.
Una tal massa di artisti e di manifestazioni non poteva far altro che calamitare la presenza di industriali , mecenati , attori, letterati e scrittori che , infatti , ben presto presero a frequentare le Albissole.
Posso citarne alcuni , sicuramente dimenticandone la maggior parte.
In quegli anni ho avuto il piacere di conoscere, o semplicemente avvertire la presenza , di
Sergio Pininfarina , Livio Garzanti , Milena Milani , Gina Lagorio , Gianni Agnelli , Raf Vallone, Salvatore Quasimodo , Eugenio Montale …..
I luoghi di ritrovo della comunita’ artistica erano presso il ristorante Pescetto e relativo stabilimento balneare ed il bar Ghersi ad Albissola Capo , il ristorante da Alfredo , il bar Testa e Pozzo Garitta ad Albisola Mare.
In particolare i due ristoranti hanno contribuito con la lungimiranza ed il mecenatismo dei loro propietari allo sviluppo della comunita’ artistica Albisolese accettando in pagamento per pranzi e cene opere dell’ingegno quali quadri e sculture.
Si puo’ ben dire che allora nessuno avrebbe puntato una lira su nomi tipo Sassu , Fontana o Manzoni , solo per citarne alcuni , le cui opere oggi hanno raggiunto quotazioni stratosferiche alle aste internazionali di Christie’s o Sotheby’s.
Indimenticabili le serate estive ai due bar , serate che duravano fino all’alba e durante le quali spesso si assisteva alle dotte e provocatorie esibizioni verbali di De Salvo o alle grottesche apparizioni dell’estroso Sabatelli travestito da strega con tanto di naso gibboso e verruche , ovviamente finte , sul volto….
Ora molti di quegli artisti sono scomparsi e con loro sono spariti i luoghi che essi frequentavano come il ristorante Pescetto , sostituito da un piccolo condominio con diversi garages ed il ristorante “da Alfredo” che, con una nuova gestione, si è trasformato in pizzeria .
Sono rimasti i bar Ghersi e Testa , ma purtroppo lo spirito di quegli anni non esiste piu’, come non esiste piu’ l’Italia di allora.
Per fortuna , a testimonianza di quegli anni densi di cultura , possiamo ancora ammirare la splendida ”Passeggiata degli artisti “ e la Villa Jorn ad Albisola Mare.
Rimane , intensa , la nostalgia di quegli anni lontani.
Un dubbio però sorge spontaneo : rimpiangiamo il fervore artistico di allora o il periodo dorato della nostra gioventu’, entrambi irripetibili.......?????

Fabrizio Corte

fabrizio.corte@alice.it

"tratto dalla rivista Villa Cambiaso nov. 2008"

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